Per chi non lo conoscesse ancora, Peppe Guida è Chef stellato e uomo semplice insieme. Lo seguo dalle prime serie televisive trasmesse sul canale Gambero Rosso ma dal lockdown per me e per moltissimi Italiani e stranieri, con le sue dirette quotidiane piene di allegria, è diventato “uno di famiglia”. Credo fosse la fine di marzo quando, con la dolcissima figlia Rossella, dalla cucina del loro ristorante stellato “Antica Osteria Nonna Rosa” a Vico Equense (Na), iniziarono a trasmettere alle 11 del mattino, dirette quotidiane su Facebook. Con assoluta e spontanea genuinità raccontavano di loro stessi, delle emozioni di quel periodo, delle loro ricette e si preoccupavano di sollevare con aneddoti e preparazioni, il morale degli Italiani che li seguivano. Erano giorni difficili, la preoccupazione per la diffusione del Covid19 era altissima, il dolore per le vittime straziante, la paura incalzante, eppure, la loro compagnia è divenuta giorno dopo giorno un balsamo per il cuore, un’oasi di pace in cui rifugiarsi dalle preoccupazioni e dalla pressione della quarantena. Da quelle dirette, nelle nostre case arrivavano energia, conforto, calore, compagnia, unione. Peppe e Rossella hanno trovato nella passione per la cucina e nell’amore verso il prossimo la forza di vivere il più serenamente possibile quei mesi difficili e noi con loro.
Ammiro profondamente questa famiglia, la loro unione, la forza di attraversare il grandissimo e prematuro dolore che da pochi anni li ha colpiti. Apprezzo moltissimo la serenità che emanano i loro sorrisi, la ricerco, ne sono dipendente, mi fanno stare bene. Li seguo commossa mentre proseguono operosi il loro cammino, costruendone il tragitto senza fretta ma senza sosta, trasformando quella dolorosa mancanza in silenziosa presenza, onorandone e celebrandone in ogni gesto la memoria. Un grandissimo esempio di forza e amore insieme. Il mio cuore lo ha percepito e ha trovato in tutto questo immediata connessione con la loro filosofia di vita, caratterizzata dalla voglia di andare avanti seguendo pensieri positivi, sempre e comunque. Il leitmotiv della mia vita, il fulcro della mia essenza. Le fondamenta della mia rinascita dopo il dolore degli anni passati. Deve essere stato questo a farmeli amare così tanto …
Emozioni che ho sentito addosso tutte e che ancora una volta mi hanno condotta col pensiero all’antica saggezza popolare, quella dei nostri avi e nonni, che si univano per affrontare il dolore e costruivano ponti per superarlo. Di nuovo ho avuto conferma di quanto la difesa delle persone forti di fronte ad un dolore o alla sofferenza siano altre persone, le passioni, i progetti. Potrei definirli elementi essenziali per la cura di ogni male.
Il modello che questa famiglia ha proposto, l’esempio positivo di aprirsi all’esterno, unirsi e tenersi compagnia condividendo azioni e pensieri, sono stati la chiave del successo e del mio crescente e profondo attaccamento a loro. Andrò a trovarli appena possibile per godere di tutto questo nei loro sguardi, sorrisi, strette di mano. Sarà emozionante!
Dalla quarantena in poi è stata un’escalation di consensi. In pochi mesi lo Chef è diventato una star dei social ottenendo ascolti altissimi nelle dirette, sempre più numerose adesioni alle sue iniziative e condivisioni di quei video e delle ricette. Le sue trasmissioni live non hanno unito solo l’Italia da Nord a Sud, ma l’intero pianeta! La creatività dello Chef ha proposto eventi a tema, a cui sulla sua pagina facebook hanno partecipato con grande entusiasmo in tantissimi, collegandosi anche alle 6 del mattino: “la Pastiera da Sud a Nord”, “la Genovese”, il “Ragù napoletano” per citarne alcuni. Con la sua genuinità ha ideato la “Giornata dell’abbraccio”, ancora da realizzarsi. Una sorta di raduno, di incontro, tappa conclusiva che, dopo mesi di preoccupazioni per questa pandemia, vorrà celebrare la rinascita post Covid. È nato un Fan club, che conta ad oggi 2462 membri sparsi per il mondo. Un esercito di fedelissimi che continua a seguire le sue dirette, replicare, rivisitare e divulgare i suoi piatti. Nonostante la ripresa dell’attività nel suo ristorante lo scorso giugno e i ritmi di lavoro serrati, lo Chef e tutta la sua famiglia si son talmente affezionati ai sostenitori da non volerli lasciare. Le dirette continuano il venerdì pomeriggio alle 18 dall’altro ristorante “Villa Rosa di Nonna Rosa” a Montechiaro (Na), il Paradiso della famiglia Guida, sospeso tra cielo e mare. Le ricette proposte provengono dalla tradizione campana e valorizzano i prodotti dell’orto, del mare e della terra. Sono salutari, semplici e replicabili anche da chi non ha esperienza in cucina oltre ad essere continua fonte di ispirazione e idee. Tra le diverse realizzate finora, quella di oggi si presta benissimo ad accompagnare un aperitivo, un antipasto o una cena estivi. Ho arricchito la versione dello Chef di contaminazioni provenienti dalle mie origini formiane e calabresi, inserendo alcuni ingredienti dal carattere deciso e dal gusto marcato. È una torta davvero accattivante e gustosa che conquista al primo morso. Consigliatissima!
Torta al pomodoro con crumble di pane alla ‘nduja calabrese e alici salate di Ponza
Ingredienti per la pasta brisèe
500 g. di farina 00 100 g. di olio extravergine di oliva
200 g. di acqua
1 cucchiaio di pecorino grattugiato
sale q.b.
Lavorazione
Impastare la farina, l’olio, il formaggio e il sale aggiungendo l’acqua poco per volta. Lavorare velocemente, porre l’impasto in frigorifero a riposare per qualche ora.
Ingredienti per il ripieno
4/5 pomodori tondi
un panino all’olio
due fettine di ‘nduja
due alici salate
3 cucchiai circa di olio extravergine di oliva
uno spicchio di aglio
olive di Gaeta
capperi
foglir di timo
3/4 alici
Preparazione
Tritare il panino in un mixer. In un pentolino versare l’olio, aggiungere l’aglio sbucciato e far rosolare leggermente. Aggiungere la ‘nduja e le alici e proseguire la cottura alcuni secondi, fino a quando si disfano. Inserire il crumble di pane e farlo tostare a fiamma vivace. Spegnere e far raffreddare. Denocciolare le olive e tritarle insieme ai capperi. Sminuzzare le alici.
Assemblaggio
Con la pasta brisèe foderare uno stampo da tortiera imburrato e infarinato, senza tagliare il bordo in eccesso. Sul fondo inserire metà del crumble, adagiare le fette di pomodoro vicine tra loro e cospargerle del rimanente crumble, delle olive e i capperi tritati, delle alici sminuzzate e delle foglie di timo. Regolare i bordi ripiegandoli sui pomodori, infornare a 180° per circa 30 minuti.
Data la sapidità degli ingredienti, non è stato necessario aggiungere altro sale.